A PERUGIA E’ NATO IL NUOVO TEATRO BERTOLT
BRECHT
Perugia ha un nuovo teatro pubblico
che va ad aggiungersi allo storico Morlacchi (costruito tra il 1778 e il 1780;
ceduto fra il 1951 e il 1953 al Comune che curo' i restauri dopo che era stato
requisito e danneggiato dai tedeschi durante l'occupazione della citta' -
attualmente dispone di 785 posti). E' il 'Bertolt Brecht', struttura pensata,
progettata e costruita esclusivamente per la funzione di teatro, a costituire
un polo culturale in un quartiere, San Sisto, periferico anziche' nel centro
storico.
L'inaugurazione, all'insegna dello slogan 'un nuovo teatro per la citta'
che cresce' si è tenuta domenica 5 aprile 2009.
Il tradizionale quartiere operaio di Perugia, quello della Perugina,
muta in parte la sua fisionomia, anche con la nascita della Facolta' di
Medicina attigua all'ospedale Santa Maria della Misericordia. Da quartiere
operaio a zona universitaria e polo culturale'. L'iter amministrativo del
teatro parti' da una delibera di Giunta del febbraio 2005; nel 2006 vennero
esperite le procedure di gara pubblica per l'affidamento dei lavori di
completamento del centro civico di San Sisto e la realizzazione del teatro, per
un importo complessivo di 1,720 mln di euro. Il progetto esecutivo fu redatto
dai tecnici del Comune coordinati dall'ingegnere Luigi Pigliautile, dirigente
dell'U.O. Politiche dei Beni Culturali. Il progetto partiva dall'ampliamento e
trasformazione di una sala polifunzionale preesistente, costruita tra il 2002
ed il 2004, anno d'inaugurazione della biblioteca multimediale Sandro Penna
progettata dall'architetto Italo Rota. Dalla capacita' di 338 posti, il nuovo
teatro si articola in tre corpi di fabbrica per una superficie totale di 964
mq, dei quali 566 mq nel corpo A destinato a sala, galleria e servizi; 164 mq
nel corpo B a costuire la torre scenica, 120 mq nel corpo C costiuito dai
camerini e 113 mq d'intercapedine completamente interrata. Per la gestione del
teatro il Comune ha individuato Fontemaggiore, che avra' il compito di
attingere a generi e linguaggi diversi con una particolare attenzione al
territorio e alle sue proposte culturali.
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